La cottura del cibo è uno degli elementi che contraddistingue l’uomo dall’animale e proprio attraverso l’uso dei vari stili di cottura possiamo modificare l’energia degli alimenti e quindi l’effetto che hanno sul nostro corpo.

I fattori che ci permettono di “cuocere” e quindi rendere più “yang” il cibo sono quattro: il calore, il tempo, il sale e la pressione.

La pressatura è uno stile di cottura che ne usa solo tre: il sale, il tempo e la pressione. In genere si usa con le verdure ed è un ottimo sistema per ottenere quell’effetto croccante tipico delle verdure crude, senza però introdurre nel nostro corpo un’energia troppo “yin” o raffreddante, che in inverno potrebbe creare dei problemi.

Come si preparano le verdure pressate?

  • Scegliete delle verdure di stagione che vi piacciono (carote, finocchi, cavolo cappuccio, cetrioli, daikon, ravanelli, ecc.)
  • Tagliatele sottili con l’aiuto di una grattugia, una mandolina o un robot da cucina
  • Mettetele in una ciotola e conditele con del sale marino integrale o dell’acidulato di umeboshi (un aceto salato ottenuto dalla fermentazione delle prugne umeboshi)
  • Iniziate a mescolarle con le mani, massaggiandole a lungo, finché inizieranno ad ammorbidirsi
  • Trasferitele in un pressaverdure oppure, se non l’avete, appoggiate un piatto sulle verdure e poi mettetele in pressione appoggiandovi sopra un peso (ad esempio una pentola piena d’acqua)
  • Lasciatele in pressione finché iniziano a rilasciare il loro liquido (il tempo può variare da una a tre ore circa in base alla percentuale di acqua contenuta nelle verdure e alla stagione)
  • Quando sono pronte, strizzatele e conditele, naturalmente senza usare sale perché sono già salate e idealmente senza usare olio crudo per non raffreddare il corpo (potete provarle anche con succo e scorza di limone)
  • Potete arricchirle aggiungendo delle alghe ammollate e tagliuzzate prima di metterle in pressione oppure, una volta pronte, delle fettine di mela, della frutta disidratata ammollata (uvetta, prugne, albicocche), della frutta secca o dei semi oleosi tostati
  • Se ne fate in abbondanza, potete trasferirle con il loro liquido in un contenitore di vetro e conservarle in frigorifero anche 2 o 3 giorni
  • Come quantità, ne bastano una o due forchettate al giorno.

Perché usare le verdure pressate?

  • Sono un ottimo sistema per mangiare anche in inverno verdura “cruda” e croccante (quindi integra da un punto di vista nutrizionale perché non viene esposta al calore) senza raffreddare il corpo, cosa che invece avverrebbe mangiando delle normali verdure crude;
  • Grazie alla fermentazione, per quanto rapida, sono nutrizionalmente più ricche e digeribili (la fibra viene ammorbidita);
  • Durante la fermentazione si formano dei lactobacilli che aiutano a regolarizzare il funzionamento dell’intestino e quindi a rafforzare il sistema immunitario
  • Sono buonissime!
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