Settembre: frutta di stagione

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La frutta è buona, la frutta è dolce, la frutta è fresca, la frutta fa bene…

La frutta può creare freddo, debolezza e umidità.

Le raccomandazioni ufficiali consigliano di consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, ma la frutta, soprattutto se mangiata cruda, ha un effetto molto forte sul corpo, è la parte più espansa della pianta, in termini di yin e yang è tra gli alimenti yin più estremi e ha un effetto “espansivo”, ovvero può creare freddo, debolezza e umidità.

Inoltre, se particolarmente dolce, come nel caso dei fichi o della frutta disidratata come datteri e uvetta, può disturbare gli organi dell’energia Terra, ovvero stomaco e milza-pancreas, e indebolire i reni, che sono la sede della nostra forza vitale e della nostra forza sessuale e controllano anche la forza delle gambe.

Non dimentichiamo che indebolire la nostra forza vitale significa anche indebolire il nostro sistema immunitario e quindi diventare più vulnerabili.

Effetti della frutta tropicale

Tutti questi effetti vengono amplificati nel caso in cui la frutta sia tropicale, ad esempio le banane, giusto per fare un esempio presente in tantissime delle nostre case, che sono ancora più yin per compensare il clima caldo delle zone in cui crescono. Ricordo ancora quando, durante un master di cucina macrobiotica tenuto da una cuoca malese, sono rimasta molto stupita dal fatto che, nonostante la Malesia sia un paese molto caldo, consumino pochissima frutta e verdura cruda perché, proprio a causa del clima così caldo, ha una qualità energetica troppo espansa e deve essere bilanciata dalla cottura, anche se breve.

Come regolarsi

Vedo già il vostro sguardo incredulo… Ma allora cosa dobbiamo fare? Come dobbiamo regolarci?  

Un primo consiglio è quello di non mettere sullo stesso piano frutta e verdura. In genere frutta e verdura vengono incluse nella dieta perché particolarmente ricche di vitamine e sali minerali, ma in questo senso nelle verdure sono presenti in quantità molto superiori, quindi sarebbe meglio privilegiare il consumo di verdura, variando tipologia tra radici, verdure tonde e foglie verdi, e stili di cottura, alternando verdure al dente e ben cotte.

In questo modo siamo sicuri di garantire il giusto apporto di vitamine e sali minerali e anche varietà dal punto di vista energetico.

A questo proposito vorrei sfatare il mito che la cottura “distrugge” le vitamine presenti negli alimenti. Giusto per fare un esempio, la vitamina C, che è la più termolabile, dopo un quarto d’ora di cottura non viene nemmeno dimezzata.

La frutta, invece, andrebbe consumata in modo più saltuario, come dessert o spuntino e per soddisfare la voglia di dolce.

Una seconda considerazione è di avere ben presente la differenza, in termini di effetto sul corpo, tra frutta cotta e frutta cruda. Come ho già accennato sopra, la frutta cruda raffredda e indebolisce, oltre a creare umidità e ristagno, soprattutto se molto dolce e/o tropicale, quindi meglio privilegiare la frutta cruda in estate e usare principalmente la frutta cotta in inverno, che ha anche un effetto rilassante. Questa è una regola piuttosto generale, perché ci possono essere situazioni particolari, ad esempio condizioni di forte debolezza, in cui anche in estate la frutta cruda è da evitare.

Infine c’è l’aspetto dell’intensità del sapore dolce che, come abbiamo detto, disturba l’energia Terra e indebolisce i reni, quindi meglio abituarci a non eccedere nel consumo di frutta troppo dolce come fichi secchi, datteri, uvetta.

Se cerchiamo in Internet un elenco della frutta di stagione per questo mese, ecco cosa vi comparirà:

  • anguria, fico, fichi d’India, giuggiola, lime, limone, mela, melone, mirtilli, more, pere, pesca, pesca noce, susine, uva.

 

Ecco quindi alcune considerazioni che possono aiutarvi nelle vostre scelte:

 

  • anguria: è un frutto decisamente estivo, particolarmente ricco di acqua, se proprio siete golosi di anguria e fate fatica a lasciarla andare, magari non mangiatela più cruda e usatela per fare delle golose mousse di frutta (kanten);

 

  • fichi: sono buoni, sono golosi e durano pochissimo, quindi gustiamoli senza remore ma cerchiamo di non esagerare con le quantità; anche i fichi possono essere usati per fare delle mousse buonissime, per rendere più golose le nostre torte o essere trasformati in composta; una buona abitudine è di accompagnarli alla frutta secca, ad esempio un paio di mandorle, per rallentare l’assorbimento degli zuccheri (questa regola, naturalmente, vale per tutte le preparazioni dolci, quindi anche composte di frutta, marmellate, ecc.);

 

  • lime e limone: i limoni sono un ottimo ingrediente, hanno un sapore leggermente acido ma, a differenza dell’aceto, non solo non creano acidità, ma hanno un effetto alcalinizzante sul corpo; da un punto di vista energetico il sapore leggermente acido, così come l’agrodolce, piace al fegato, quindi impariamo a usarli come condimento, con le foglie verdi saltate con olio e sale per facilitare l’assorbimento del ferro o insieme al malto per creare golose salsine agrodolci;

 

  • mele e pere: sono i frutti dell’autunno per eccellenza; impariamo a farle cotte, in pentola o al forno, semplici o arricchite con frutta secca, con o senza kuzu (la ricetta della frutta cotta con il kuzu la trovate qui) e sempre con un pizzico di sale per esaltare il sapore dolce (è lo stesso principio che si usa nella pasticceria tradizionale) e per creare equilibrio dal punto di vista energetico; mele e pere cotte possono essere usate come dessert, magari con l’aggiunta di un po’ di frutta secca o qualche spezia, per condire il porridge o la crema di cereali la mattina, per preparare golose mousse che ci aiutano a soddisfare la voglia di dolce senza creare tensione, per arricchire i nostri dolci o come spuntino;

 

  • mirtilli e more: tutti i frutti di bosco, grazie al loro sapore agrodolce, sono energeticamente equilibrati perché il sapore dolce nutre il lato sinistro del corpo e quello agro/acido il lato destro; anche questi piccoli frutti sono ideali per arricchire la crema di cereali o il porridge della colazione o per creare delle ottime mousse, oltre ad arricchire torte, muffin e biscotti o qualunque altro uso vi venga in mente;

 

  • pesca, pesca noce, susine e uva: anche questi sono frutti estivi e il consiglio è sempre di non eccedere nel consumo a crudo, ma di usarli in cottura: le mousse sono sempre una valida alternativa per farne anche un dessert, ma potete usarli anche per arricchire torte o mangiarli cotti con o senza kuzu, anche mescolando più tipologie diverse, ad esempio mele, susine e pesche cotte insieme con un po’ di kuzu sono buonissime; tra i miei dolci preferiti da arricchire con questi frutti ci sono la crostata e il clafoutis, ovviamente senza uova. Volete la ricetta?

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