“È un periodo che vivrei di pane, pizza e focaccia”. “Ho sempre voglia di sgranocchiare”. “Non è fame vera e propria”. “In questi giorni mangerei dolci dal mattino alla sera”… Quante volte vi è capitato di pronunciare o sentire qualcuno pronunciare una di queste frasi? E quante volte avete pensato che l’unica soluzione per contrastare queste voglie apparentemente inspiegabili era la sola forza di volontà?
In realtà le voglie di cibo hanno un’origine ben precisa e una volta che le abbiamo comprese, la macrobiotica ci viene in aiuto per lavorare sulle cause e aiutarci a ristabilire ordine. In altre parole, in genere le voglie di cibo hanno origine da una condizione yang nella dieta (tanto cibo animale, sale, prodotti da forno secchi e duri), ma anche nello stile di vita (troppo lavoro, tanti viaggi soprattutto in aereo, turni, poco riposo, poco contatto con la natura, eccessiva attività sportiva, ecc.), che spesso si è protratta nel tempo.
E poiché nel rapporto tra yin e yang il fattore yang è trainante, le voglie più comuni riguardano prodotti yin come dolci, caffè, cioccolato e alcool, a cui si affiancano le voglie di prodotti da forno, che possiamo considerare come voglie di dolce “camuffate”.
Vediamo ora nel dettaglio le voglie di cibo più diffuse, da dove nascono e le strategie per calmarle e riportare così ordine nella nostra alimentazione e nella nostra vita.
Zucchero /dolci
- In genere la voglia di dolce nasce da uno stato di contrazione del pancreas (energia Terra), un organo estremamente yang posto nella zona più centrale e profonda del corpo e che produce l’insulina, l’ormone che regola la glicemia, ovvero la quantità di glucosio presente nel sangue;
- Molto spesso la voglia di dolce diventa voglia di zucchero, una sostanza chimica che indebolisce il sistema nervoso, respiratorio e riproduttivo, che compromette la salute di denti, ossa e pelle, che è all’origine di problemi autoimmuni come il diabete e che gioca un ruolo importante nello sviluppo delle allergie;
- Lo zucchero crea una vera e propria dipendenza e quindi fenomeni di crisi d’astinenza quando viene eliminato
- Per ridurre la voglia di dolce è necessario rilassare il pancreas:
- Per quanto riguarda l’alimentazione è bene ridurre o per un periodo eliminare del tutto il cibo yang (carne, uova, latte, formaggi soprattutto stagionati, insaccati, pesce azzurro, pesce affumicato e i prodotti da forno, soprattutto secchi e duri; invece in genere non crea problemi un po’ di pane a pasta acida a lunga fermentazione), prediligere le consistenze cremose, consumare tante verdure dolci cotte a lungo, usare spesso foglie verdi saltate, compensare con tanti dolci cremosi di qualità (frutta cotta, mousse di frutta, kanten, succo di mela caldo), usare estratti di carote;
- Come pratiche esterne possono aiutare il pediluvio con acqua calda e sale e gli impacchi caldi (o la borsa dell’acqua calda) sul plesso solare
- Come rimedio 1 o 2 tazze al giorno di brodo di verdure dolci lontano dai pasti.
Caffè
- Da un punto di vista energetico, il caffè disturba:
- L’energia Acqua perché è un seme e in particolare indebolisce reni, surrenali, ossa e occhi, riduce la forza sessuale;
- L’energia Legno, in particolare il fegato per via della tostatura e la cistifellea perché contiene olio (diverso l’effetto di orzo, cicoria e yannoh perché, pur essendo tostati, non contengono olio);
- L’energia Fuoco perché interferisce con la nostra capacità di dormire e calmarci, esaurisce il sistema parasimpatico (che regola funzioni come la digestione, il riposo, il recupero delle energie) e sollecita in modo esagerato il sistema ortosimpatico (che regola la nostra capacità di reagire agli stimoli).
- Per ridurre la voglia di caffè è consigliabile:
- Prima di toglierlo, prendersi un paio di mesi di tempo per ridurre i fattori molto yang nella dieta e nello stile di vita (vedi sopra);
- Se si bevono più caffè al giorno, iniziare a togliere lo zucchero e ridurli progressivamente fino ad arrivare a uno;
- Aumentare i sapori amari (verdure amare, semi tostati e caffè di cereali);
- Sostituirlo gradualmente con il tè che contiene meno caffeina e non è tostato, magari iniziando con il tè nero che è più forte e passando poi al tè verde che è particolarmente benefico per fegato e cistifellea;
- Consultare un omeopata per valutare l’uso del “rimedio coffea cruda“;
- Siccome spesso il caffè viene usato per correggere uno stato di ipoglicemia, si può lavorare sul pancreas con il brodo di verdure dolci e usare dolci di buona qualità.
Cioccolato
- Da un punto di vista energetico è molto simile al caffè perché è un seme tropicale (indebolisce i reni) e contiene olio tostato (disturba fegato e cistifellea);
- È particolarmente controindicato per i bambini perché i reni controllano lo sviluppo;
- Per ridurre la voglia di cioccolato è consigliato:
- Mangiare tanti dolci di qualità (frutta cotta, dolci cremosi, malto, mousse di frutta, kanten, castagne, succo di mela caldo);
- Aumentare il consumo di alimenti dal sapore amaro;
- Usare regolarmente il brodo di verdure dolci;
- Usare un piatto speciale a base di melanzane saltate in padella con il miso, il cui sapore aiuta a togliere la dipendenza da forte yin e quindi anche dal cioccolato (tagliare una melanzana a fette con uno spessore di 2 cm. circa, cospargere le fette con il sale per fare perdere acqua, saltarle in padella con miso sciolto in un po’ d’acqua).
Alcool
- Da un punto di vista energetico, gli alcolici appartengono all’energia Legno perché sono fermentati, mentre i superalcolici appartengono all’energia Fuoco;
- In genere l’alcool ha un effetto rilassante al momento, ma alla lunga crea rabbia, irascibilità e violenza anche sessuale (sono tutte manifestazioni di un’energia Legno espressa male);
- L’alcool è molto yin e viene espulso nel giro di 24 ore, ma mentre viene eliminato crea voglia ed è quindi facile che diventi una dipendenza (in base alla regola del 3, se non si vuole creare dipendenza, è bene non bere per più di tre giorni consecutivi);
- Per compensare la voglia di alcool, si può provare a utilizzare altri fermentati acidi ma non salati perché serve yin (sottaceti, verdure pressate condite con acidulato di riso, ecc.);
- Spesso anche l’alcool viene usato per compensare una situazione di ipoglicemia soprattutto al pomeriggio, ma pur dando sollievo (l’ipoglicemia è una condizione yang e l’alcol è yin) sarebbe meglio ovviare a questa situazione usando dolci di qualità (kanten, mousse di frutta, succo di mela, succo di carota) e prendendo il brodo di verdure dolci.