Cioccolato: fa bene o fa male?

Punti chiave:

  • Il cioccolato ha una storia antichissima ed è nato come alimento sacro.
  • Dal punto di vista nutrizionale possiede proprietà interessanti, ma anche diverse controindicazioni.
  • Zucchero, grassi, caffeina e lavorazioni industriali ne cambiano profondamente l’impatto sul corpo.
  • Energeticamente è un alimento molto yin, che può creare debolezza se consumato abitualmente.
  • La qualità, la quantità e la condizione personale possono fare la differenza.
cioccolato

Table of Contents

Un alimento carico di storia e significato

Il cioccolato è un alimento con un forte potere evocativo, con una storia affascinante che si perde nella notte dei tempi.

Originario delle civiltà precolombiane dell’America centrale e meridionale, il cioccolato viene dalla pianta di cacao, il cui nome scientifico è Theobroma cacao, che significa “cibo degli dei”.

Le prime tracce sull’impiego del cacao risalgono a circa 3.000 anni fa presso le civiltà Olmeche, Maya e Azteche. I Maya preparavano una bevanda di cacao amaro, spesso aromatizzata con spezie e peperoncino, considerandola sacra. Inoltre veniva usato anche come moneta negli scambi commerciali.

 

Dal Nuovo Mondo all’Europa

Con l’arrivo di Cristoforo Colombo nel Nuovo Mondo nel 1492, il cacao venne portato in Europa. Nel XVI secolo le bevande a base di cacao divennero popolari tra la nobiltà spagnola e, gradualmente, si diffusero in tutta Europa.

Nel 1828 il chimico olandese Coenraad Johannes van Houten inventò un metodo per estrarre il burro di cacao dal seme di cacao, permettendo la produzione di cioccolato solido. Questa innovazione portò alla creazione delle tavolette di cioccolato moderne.

Con la rivoluzione industriale nel XIX secolo, il cioccolato divenne un prodotto commerciale accessibile a molti, grazie anche all’uso di tecniche di produzione innovative.

 

Il cioccolato oggi: da alimento sacro a prodotto globale

Oggi il cioccolato è un prodotto globale, apprezzato in diverse forme, dai cioccolatini e tavolette commerciali alle versioni artigianali e gourmet. Oggigiorno il cacao è utilizzato in una vasta gamma di dolci, snack e bevande.

La storia del cioccolato è quindi un viaggio che attraversa culture e secoli, trasformandosi da un’antica bevanda sacra a un alimento amato in tutto il mondo.

 

I benefici nutrizionali più citati

Oggigiorno la tendenza dominante è quella di consigliare un consumo abituale di cioccolato per tutta una serie di proprietà a livello nutrizionale, in particolare:

  • contiene flavonoidi e polifenoli, potenti antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi
  • contribuisce alla salute cardiovascolare perché, sempre grazie ai flavonoidi, aiuta a migliorare la circolazione sanguigna, ridurre la pressione arteriosa e il rischio di malattie cardiache
  • stimola la produzione di serotonina ed endorfine nel cervello, contribuendo a migliorare l’umore e ridurre lo stress
  • alcuni studi suggeriscono che i flavonoidi possono avere ripercussioni positive anche a livello cognitivo e migliorare la memoria, specialmente nelle persone anziane
  • un consumo moderato di cioccolato può aiutare a creare sazietà, riducendo la voglia di merendine e snack
  • è ricco di minerali come ferro, magnesio, rame, manganese, calcio, potassio, zinco, vitamine essenziali per la salute generale.

 

Le prime criticità da considerare

Pur non negando questi benefici, per fare una valutazione oggettiva e completa ritengo necessario affiancare anche alcune considerazioni di natura sia di natura scientifica sia con una valenza più “energetica”.

Innanzitutto un cioccolato che non sia completamente fondente contiene sempre zucchero, grassi aggiunti (anche semplicemente frutta secca) e talvolta anche latte, tutti fattori che hanno un effetto forte sul corpo e il cui impatto è da valutare di caso in caso.

Inoltre, a causa della presenza di ossalati e tannini, può interferire con l’assorbimento di ferro, calcio e magnesio e quindi sarebbe meglio assumerlo lontano dai pasti.

 

Caffeina, monocolture e sostenibilità

Contiene anche caffeina, una sostanza stimolante, con possibili ripercussioni su ansia e insonnia.

E non dimentichiamo che quella del cacao è una delle grandi monocolture, che portano all’impoverimento dei terreni e, molto spesso, allo sfruttamento della forza lavoro.

 

La valutazione energetica del cioccolato

Infine è doveroso fare una valutazione “energetica” che ritengo altrettanto importante:

  • ha origine tropicale e quindi un forte effetto yin (cresce in un clima sempre caldo, yang) che può portare espansione, debolezza, perdita di forma e questo aspetto ha ripercussioni soprattutto sugli organi più yin, come stomaco, cistifellea, intestino e vescica
  • il cacao è un seme e come tutti i semi ha un effetto diretto su reni e surrenali e in questo caso l’effetto è di creare debolezza, soprattutto se è zuccherato
  • è ricco di olio, che in quantità eccessive diventa problematico per fegato e cistifellea
  • viene sottoposto a tostatura, e l’olio bruciato è particolarmente problematico per il fegato e soprattutto per la cistifellea con tutti i problemi che possono scaturire (se vuoi approfondire, puoi leggere qui), oltre al problema legato all’acrilammide
  • ha un sapore amaro intenso, con ripercussioni dirette sull’energia fuoco, in particolare su cuore, pericardio e triplice riscaldatore.

Poi, naturalmente, il consumo o meno di cioccolato va valutato anche in base alla condizione della persona, perché gli effetti possono variare a seconda delle abitudini alimentari.

 

Quando il cioccolato è sconsigliato

In ogni caso è controindicato in presenza di problemi come emicrania, tensione alle spalle e alla cervicale, dolori in generale e in particolare alla zona lombare o alle ginocchia, problemi di fertilità, acufeni, ritenzione, osteoporosi, amenorrea, menopausa, perdita insolita di capelli (soprattutto nelle donne), reflusso, problemi alla prostata, iperattività, nervosismo e ansia.

 

Quindi va bene mangiare cioccolato?

Il mio non vuole essere un invito a non mangiare cioccolato, ma nemmeno a mangiarlo come se fosse un toccasana. Sicuramente è un cibo goloso, ma con le sue controindicazioni, quindi forse la scelta migliore sarebbe di sceglierlo di massima qualità e di consumarlo con consapevolezza e moderazione.

 

Conclusione

Il cioccolato non è né un nemico né un rimedio. È un alimento con un forte effetto sul corpo, del quale dobbiamo essere consapevoli.

Come spesso accade nella cucina naturale, la vera chiave non è il divieto, ma la scelta consapevole.

 

 

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