Creare ordine: routine alimentare e sane abitudini

Il nuovo inizio parte da settembre
Per me, e per tante persone con cui mi capita di parlare e confrontarmi, spesso il vero inizio dell’anno coincide con il mese di settembre. Dopo un’estate trascorsa con meno regole e vincoli, uscendo dai ritmi dell’inverno e concedendosi qualche libertà in più anche a tavola, ecco che ci si ritrova ai primi di settembre con tanti progetti e buoni propositi, spesso anche per quanto riguarda l’alimentazione.

Creare ordine: routine alimentare e sane abitudini

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Perché creare ordine è fondamentale

Prima di iniziare a parlare di cibo, rimedi e buone pratiche, però, la prima cosa da fare è stabilire, o ri-stabilire, un ordine, in modo da ridurre voglie e dipendenze che renderebbero il processo più faticoso.
Creare ordine è importante anche per allinearci con l’energia della natura e amplificare l’effetto benefico del cibo sul nostro organismo. Curare l’alimentazione all’interno di uno stile di vita caotica, infatti, rende il tutto meno efficace.

Un ordine personale, non universale

Attenzione però: quando parlo di ordine, non intendo un ordine precostituito valido per tutti, ognuno di noi ha un suo stile di vita con ritmi, esigenze e priorità diversi (c’è chi non riesce a fare colazione, chi non ha tempo per la pausa pranzo, chi ha un lavoro che prevede dei turni, chi deve pranzare tutti i giorni al ristorante, ecc.): l’importante è stabilire un proprio ordine e cercare di rispettarlo il più possibile.

DA DOVE PARTIRE?

Parlando di yin e yang, in macrobiotica si dice che il cibo yang ha un effetto trainante, il che significa che mangiare cibo yang crea voglia di yin, che spesso rappresenta i cosiddetti “vizi”: alcool, zucchero, caffè, cioccolato, ecc. Inoltre un’alimentazione troppo yang riduce la voglia di cereali integrali, che sono alla base della nostra piramide.

Cibo yang: che cos’è e perché ridurlo

Una prima strategia consiste quindi nell’eliminare, magari solo per un periodo, il cibo yang più estremo e poi, se proprio c’è desiderio, ricominciare a consumarlo in modo più saltuario (sempre dopo aver valutato la situazione). Ma cosa si intende per cibo yang più estremo?

Esempi di cibi yang estremi

Tra i cibi yang più estremi possiamo includere:

  • formaggio e carne stagionati, ovvero formaggi duri e salati, affettati e salumi, anche la “sanissima” bresaola suggerita in tutte le diete tradizionali e spesso consumata come cena “leggera”.

  • uova di ogni tipo, quindi oltre alle classiche uova di gallina anche il caviale, la bottarga, le uova di quaglia, ecc.

  • la carne in generale: in genere nell’immaginario collettivo c’è la tendenza a privilegiare la carne bianca perché meno grassa e quindi considerata più salutare, in realtà proprio perché meno grassa è più yang della rossa e quindi ha un maggiore effetto contraente, senza contare che spesso è anche quella più inquinata da antibiotici, ormoni, farmaci, ecc.

  • il pesce di grossa taglia, quello affumicato e i crostacei: sarebbe meglio privilegiare il pesce a carne bianca, che permette anche di rendere meno drastico il passaggio da una dieta onnivora a una a base prevalentemente vegetale, meglio se consumato in piccole porzioni magari anche tre volte alla settimana; anche tofu e tempeh possono aiutare a compensare la mancanza di cibo animale.

  • i prodotti da forno, ovvero farine cotte in un ambiente estremamente caldo e secco e in genere per un tempo prolungato, con particolare enfasi per quelli secchi e duri come cracker, biscotti, taralli, fette biscottate, crostate, ecc.; se poi contengono olio, l’effetto contraente è ancora più amplificato perché l’olio è yin e attira maggiormente il calore che è yang; per quanto riguarda il pane, l’ideale sarebbe usarlo a pasta madre (la fermentazione è un fattore yin), senza la crosta (per molte persone la parte più golosa, ma anche quella più croccante e a rischio acrilammide) e ammorbidito; una valida alternativa è il pane cotto a vapore (cuoce a 100°C invece che 200, in un ambiente umido).

  • il sale che, pur essendo indispensabile per creare una cucina equilibrata insieme all’olio e il calore della fiamma, deve essere marino integrale e soprattutto consumato con moderazione.

Fare attenzione anche agli alimenti yin più estremi

Contemporaneamente sarebbe bene sostituire lo yin estremo con cibi che hanno una qualità yin più moderata. Ma quali sono gli alimenti yin più estremi?

Esempi di alimenti yin da evitare

Per cibo yin più estremo si intende:

  • zucchero e dolcificanti vari (agave, stevia, miele, sciroppo di mais, etc.) che possono essere sostituiti con malto di riso, sciroppo di riso integrale, frutta, succo di mela, frutta disidratata.

  • alcool, che genera una vera e propria dipendenza perché l’alcool, proprio per la sua natura estremamente volatile, viene eliminato circa 24 ore dopo l’assunzione, creando un desiderio ancora maggiore, ma per ovviare a questo problema è sufficiente non berne per tre giorni di seguito.

  • cibo tropicale, con particolare riferimento a caffè e cioccolato (ne abbiamo parlato qui).

Stile di vita: piccoli accorgimenti quotidiani

Anche alcuni piccoli accorgimenti nello stile di vita possono essere di grande aiuto, ad esempio:

  • alzarci e fare colazione relativamente presto la mattina per armonizzarci con l’energia ascendente ed espansiva del sole che sorge.

  • andare a letto verso le 23:00 e comunque non oltre la mezzanotte, per permettere al corpo di armonizzarsi con l’energia della notte, delle stelle e della luna e quindi ripulirsi, rigenerarsi e ricaricarsi.

  • stabilire un orario per consumare i pasti e rispettarlo il più possibile, cercando magari di non pranzare dopo le 13:00/13:30 e non cenare dopo le 20:00/20:30.

  • consumare i pasti seduti, in posizione eretta e con il capo leggermente inclinato in avanti, dedicando almeno 20 minuti a ogni pasto.

  • creare ordine anche nel modo in cui componiamo il nostro piatto: meglio unire i cibi caldi appena cotti, evitando di mischiare nel piatto alimenti freddi o separati.

  • colazione: iniziare con zuppa di miso seguita da dolce o salato.

  • pasti principali: iniziare con zuppa o vellutata, poi cereali, legumi, verdure cotte e infine verdure crude, terminando eventualmente con frutta, un dolce o tè kukicha.

Infine, le voglie sono sempre alimentate da una situazione di tensione a livello del pancreas e quindi assumere regolarmente una o due tazze di brodo di verdure dolci al giorno, caldo o tiepido, lontano dai pasti, può essere di grande aiuto. Se la voglia di dolce fosse particolarmente forte, si può anche aggiungere del malto di riso. Anche tenere la borsa dell’acqua calda sul plesso solare e fare un pediluvio serale con acqua calda e sale aiutano a rilassare.

Conclusione: ordine e libertà

Quello che all’inizio vi potrà sembrare uno schema troppo rigido, in realtà si rivelerà un alleato del vostro benessere e se anche a volte dovrete fare delle eccezioni, alla fine vi farete volentieri ritorno, un po’ come si torna volentieri a casa dopo un viaggio.

FAQ – Domande Frequenti sull’Ordine Alimentare

  1. Perché settembre è un buon momento per ricominciare a mangiare sano?
    Settembre rappresenta un nuovo inizio energetico, perfetto per riorganizzare alimentazione e stile di vita dopo le libertà estive.

  2. Cosa significa “creare ordine” nella dieta?
    Stabilire ritmi regolari e personalizzati, ridurre cibi estremi (yin e yang) e costruire pasti equilibrati per armonizzare corpo e mente.

  3. Quali sono i principali cibi yang da evitare inizialmente?
    Formaggi stagionati, carne bianca, uova, pesce affumicato e prodotti da forno secchi come cracker e biscotti.

  4. Come posso gestire la voglia di dolci?
    Con malto di riso, frutta dolce, brodo di verdure dolci e pratiche rilassanti come il pediluvio con sale.

  5. Serve essere rigidi per seguire uno schema macrobiotico?
    No, l’importante è ritrovare il proprio equilibrio. Anche con qualche eccezione, l’ordine sarà sempre un punto di ritorno.

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