Frutta: quanta, come, perché

Punti chiave:

  • Frutta e verdura non sono alimenti equivalenti e hanno effetti molto diversi sul corpo.
  • La frutta non è indispensabile ogni giorno, ma nemmeno da demonizzare.
  • La differenza tra frutta cruda e cotta è fondamentale, soprattutto dal punto di vista energetico.
  • La quantità ideale dipende dalla stagione, dalla dieta e dalla condizione della persona.
  • La consapevolezza e la contestualizzazione fanno la vera differenza.

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Frutta e verdura: sono davvero la stessa cosa?

Se cerchiamo su Internet delle indicazioni in merito al consumo di frutta e verdura, la raccomandazione ufficiale è di consumarne cinque porzioni al giorno, senza distinzione tra frutta e verdura.

In realtà, sia da un punto di vista biochimico sia da un punto di vista energetico, sono due alimenti molto diversi tra loro e, di conseguenza, con effetti molto diversi sul corpo.

 

Perché oggi mangiamo molta più frutta rispetto al passato

Inoltre, se guardiamo la storia, possiamo notare come la frutta, ai nostri giorni, sia un alimento molto più diffuso rispetto al passato. Questo aumento nel consumo di frutta può essere dovuto a diversi fattori:

  • è dolce e buona e piace più o meno a tutti, anche ai bambini (non è un caso che per lo svezzamento dei bimbi uno dei consigli più ricorrenti sia di iniziare con una merenda a base di frutta, peccato che poi spesso la conseguenza sia che i bimbi non vogliano più la verdura perché meno dolce)
  • se si seguono i consigli degli esperti, non si può prescindere da un consumo quotidiano di frutta
  • con la globalizzazione e il potenziamento dei trasporti, è disponibile anche in zone dove un tempo era più carente
  • è fonte di fibre e vitamine, anche se in realtà ne contiene molte meno rispetto alla verdura
  • infine c’è una ragione più “energetica”: ai nostri giorni la tendenza globale è di consumare grandi quantità di sale, cibo animale e prodotti da forno, tutti alimenti molto yang che portano le persone a cercare alimenti yin per compensare, e la frutta è uno di questi (oltre a zucchero, alcool ecc.).

In realtà la frutta non è alimento indispensabile o da consumare quotidianamente, ma non è nemmeno da demonizzare. Come sempre, è la consapevolezza nelle nostre scelte che fa la differenza e quindi anche la contestualizzazione, sia in riferimento al singolo individuo e alla sua condizione, sia al contesto nel quale vive.

Infatti, esistono casi in cui la frutta non solo può essere consumata quotidianamente, ma addirittura viene raccomandata anche come “rimedio”, mentre in altri casi è meglio ridurne il consumo.

In questo contesto, una distinzione molto importante è tra frutta cruda e frutta cotta. Energeticamente parlando, infatti, la frutta è yin (è dolce, succosa, ha colori vivaci) e quella tropicale è ancora più yin, e in generale mangiarla cruda o cotta (ovvero dopo averla sottoposta all’effetto yang del calore della fiamma) può fare una grande differenza (ricordiamoci che più un alimento è yin e più subisce l’effetto di un fattore yang, in questo caso il calore della fiamma).

Un altro aspetto molto importante, come abbiamo già accennato, è la condizione della persona e la sua alimentazione: se una persona consuma molto cibo animale, farine cotte al forno e sale, avrà una condizione più yang rispetto a una persona con una dieta prevalentemente a base vegetale e quindi il consumo di frutta cruda avrà un impatto minore sulla prima rispetto alla seconda.

 

Ma quindi come ci dobbiamo regolare?

Cerchiamo ora di riassumere i benefici e i potenziali aspetti problematici della frutta, soprattutto se consumata cotta.

 

I benefici della frutta (soprattutto se cotta)

Tra i principali benefici della frutta possiamo dire che:

  • se consumata cotta, ha un effetto rilassante (in genere la frutta cruda agisce in superficie, ma una volta cotta penetra in profondità dove il corpo è più contratto e aiuta a rilassare); a questo proposito, oltre a consumare frutta cotta, è molto efficace anche il succo di mela caldo, con o senza kuzu
  • la frutta in genere ha un effetto rinfrescante, soprattutto quella succosa estiva, ma se consumata cruda, soprattutto nella stagione fredda ma non solo, può anche indebolire, quindi una buona strategia potrebbe essere quella di consumarla cotta dopo averla fatta raffreddare (questo consiglio è indicato soprattutto per persone con tanto calore interno ma che non vogliono creare debolezza, ad esempio per tamponare il calore che si crea nel corpo durante la chemioterapia, quando ci sono le vampate di calore legate alla menopausa e tanti altri casi in cui c’è molto calore interno)
  • lubrifica e ammorbidisce, soprattutto sotto forma di kanten di frutta con base succo di mela
  • appaga la voglia di dolce senza creare tensione, che a sua volta genera nuove voglie, e quindi è un ottimo aiuto anche in presenza di voglia di dolce, fame eccessiva e fame nervosa
  • può avere un leggero effetto lassativo, soprattutto nel caso delle prugne (contengono sorbitolo, un lassativo naturale), kiwi (in particolare l’acinidina contenuta nei semi favorisce la digestione delle proteine e la regolarità intestinale), frutti di bosco e mele verdi

 

Quando la frutta diventa problematica

Per quanto riguarda invece le controindicazioni, un consumo eccessivo di frutta, soprattutto se usata cruda e nella stagione fredda, a lungo andare potrebbe indebolire non solo gli organi yin (che sono quelli che ne risentono prima), ma anche gli organi yang come:

  • gli occhi (sono talmente yang che diventano dei veri e propri catalizzatori di zucchero, non è un caso che siano uno degli organi più colpiti come conseguenza del diabete)
  • i reni (sono organi che soffrono il freddo e il sapore troppo dolce, entrambe caratteristiche della frutta cruda)
  • le ossa e i denti
  • il sistema nervoso
  • il sistema riproduttivo e gli organi soggetti a perdita di forma (ad esempio organi che prolassano).

 

Disturbi che possono peggiorare con la frutta cruda

Infine ci sono alcuni problemi di salute che peggiorano con il consumo di frutta, soprattutto se cruda:

  • asma
  • problemi di pelle
  • candida
  • disturbi del sistema immunitario
  • allergie
  • debolezza dell’apparato digerente
  • reflusso
  • anemia
  • amenorrea
  • dolori alle estremità
  • diabete

 

Conclusione

Ora avete molti strumenti per gestire il vostro consumo di frutta, ma ricordate che l’aspetto più importante resta sempre la contestualizzazione: osservare il proprio corpo, la stagione, il tipo di alimentazione che si segue e il proprio stato di salute.

La frutta può essere un alleato prezioso o un alimento da limitare: la differenza la fa come, quando e perché la scegliamo.

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