Stabilire un ordine è importante per allinearci con l’energia della natura e amplificare l’effetto benefico del cibo sul nostro organismo. Curare l’alimentazione e condurre una vita caotica, la rende sicuramente meno efficace.

Attenzione però: non esiste un ordine precostituito valido per tutti, ognuno di noi ha un suo stile di vita con ritmi, esigenze, priorità diversi (c’è chi non riesce a fare colazione, chi non ha tempo per la pausa pranzo, chi ha un lavoro che prevede dei turni, ecc.): l’importante è stabilire un proprio ordine e cercare di rispettarlo il più possibile.

Ecco alcuni criteri che possono aiutarci:

  • Alzarci e fare colazione relativamente presto la mattina per armonizzarci con l’energia ascendente ed espansiva del sole che sorge (non sto dicendo di non indugiare un po’ di più a letto la domenica mattina, ma se vi capita, vedrete che poi tutta la giornata andrà un po’ come al rallentatore e vi sentirete più fiacchi e stanchi);
  • Andare a letto verso le 11 e comunque non oltre la mezzanotte, per permettere al corpo di armonizzarsi con l’energia della notte, delle stelle e della luna e quindi ripulirsi, rigenerarsi e ricaricarsi; il numero di ore di sonno può variare da persona a persona, ma le ore più efficaci per ricaricarci sono quelle appena prima e dopo la mezzanotte (leggi i nostri consigli su come dormire qui);
  • Stabilire un orario per consumare i pasti e rispettarlo il più possibile, cercando magari di non pranzare dopo le 13:00/13:30 per sfruttare l’energia ascendente del sole ed essere più attivi il pomeriggio e non cenare dopo le 20:00/20:30, in modo da avere tre ore di tempo per digerire prima di andare a dormire e permettere ai nostri organi di rigenerarsi durante la notte, senza dover fare gli straordinari per terminare la digestione;
  • Consumare i pasti seduti, in posizione eretta e con il capo leggermente inclinato in avanti (questa posizione favorisce anche la masticazione perché il cibo tende ad essere deglutito meno facilmente) e dedicare almeno 20 minuti a ogni pasto, vi assicuro che non è tempo perso (approfondisci qui);
  • Creare ordine anche nel modo in cui componiamo il nostro piatto: da un punto di vista energetico sarebbe bene non mischiare gli alimenti nel piatto una volta cotti, semplicemente unendoli; meglio, invece, far saltare i cereali con le verdure e i legumi o unirli quando sono ancora caldi, proprio per permettere ai vari ingredienti di amalgamarsi e armonizzarsi;
  • Per quanto riguarda la colazione:
    • Si può iniziare la giornata con la zuppa di miso, seguita da una colazione dolce o salata (ho dedicato un consiglio del venerdì alle varie alternative possibili, da quelle più tradizionali a quelle più “audaci”: leggilo qui);
  • Per quanto riguarda i pasti principali:
    • Se è prevista una zuppa, una vellutata o una minestra, è bene mangiarla all’inizio: il cibo caldo e brodoso/cremoso predispone l’apparato digerente a ricevere cibo;
    • Passando al cibo solido, è bene iniziare con i cereali, passare poi ai legumi, alle verdure ben cotte e infine alle verdure crude o con una cottura più leggera, tornando ogni volta ai cereali, creando una specie di andamento a onde (ho trovato questa immagine nell’ultimo libro di Denny e Susan Waxman e mi è piaciuta molto!);
    • Eventualmente terminare il pasto con della frutta (meglio cotta in inverno), un dolce e del tè kukicha, che aiuta la digestione.

Quello che all’inizio vi potrà sembrare uno schema troppo rigido, in realtà si rivelerà un alleato del vostro benessere e se anche a volte dovrete fare delle eccezioni, alla fine vi farete volentieri ritorno, un po’ come si torna volentieri a casa dopo un viaggio.

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