Gli snack sono uno dei comfort food per eccellenza, rappresentano una coccola, una consolazione, una ricompensa, una valvola di sfogo, e quando li mangiamo non è quasi mai per fame, ma piuttosto per gola, per noia, per compensare uno calo di zuccheri o per mille altri motivi.

In genere i cibi che associamo all’idea di snack:

  • Sono confezionati in porzioni piccole, ridotte rispetto a un pasto vero e proprio, e quando facciamo il conto del cibo assunto durante la giornata, siamo portati a non prenderli in considerazione
  • Proprio perché le porzioni sono ridotte, tendiamo a consumarne di più, andando a incidere in modo non indifferente sull’apporto calorico quotidiano, con possibili conseguenze legate all’aumento di peso
  • Spesso li mangiamo in modo inconsapevole e senza quasi rendercene conto, mentre lavoriamo, guardiamo la tivù, siamo in macchina, con il rischio che ci lascino poca o nessuna soddisfazione
  • Molto spesso si tratta di cibi industriali, raffinati, ad alta densità calorica, l’anticamera ideale per tante patologie
  • In genere sono dolci, salati o entrambe le cose e creano una sorta di dipendenza.

Inoltre, il fatto di non lasciare un numero ragionevole di ore tra i pasti principali (colazione, pranzo e cena) senza ingerire cibo, costringe il nostro organismo a dedicare gran parte delle sue energie alla digestione (è una funzione prioritaria per lui) senza potersi dedicare ad altri compiti, ad esempio i processi di riparazione e rigenerazione.

Dato per scontato, quindi, che è meglio evitare tutto ciò che l’industria alimentare ci offre, ecco alcune alternative, sicuramente più salutari, per quei momenti in cui ci assale la voglia di uno snack e non riusciamo proprio a farne a meno:

  • Verdura cruda, frutta cruda (meglio nella stagione più calda) o cotta e magari con il kuzu, mousse di frutta senza dolcificanti (meglio evitare invece i succhi di frutta, che vengono privati delle fibre e tanti preziosi nutrienti contenuti nella frutta e in genere sono addizionati di zuccheri)
  • Frutta disidratata possibilmente biologica e senza aggiunta di altre sostanze, privilegiando prugne, albicocche e frutti di bosco per un consumo abituale, e lasciando frutti più dolci come datteri, fichi e uvetta per un consumo più saltuario
  • Frutta secca e semi oleosi, meglio se tostati, ma senza esagerare perché sono molto ricchi di olio
  • Castagne cotte (si trovano anche già pronte)
  • Alga nori tostata (se avete problemi di tiroide, chiedete prima a un esperto)
  • Gallette varie, ma senza esagerare e leggendo sempre l’etichetta
  • Chips di verdura o pop corn, che potete fare tranquillamente a casa
  • Barrette a base di cereali, frutta disidratata, frutta secca e semi oleosi e dolcificate con malto d’orzo o di riso, anche queste auto-prodotte
  • Tutto quello che la fantasia e il buon senso vi suggeriscono!
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