Taccole in umido
Una ricetta facile e tradizionale, per un secondo di verdure o un contorno gustoso e appagante
Taccole in umido
Recipe by I Buoni Sani4
porzioniQuesto è un piatto che mi riporta alla mia infanzia, quando andavo ospite dai miei nonni al mare e mi preparavano le taccole “in tecia”. La parte più bella era pulire la pentola con il pane appena sfornato!
Ingredienti
500 g. taccole
2 C olio evo
sale marino integrale q.b.
passata di pomodoro q.b.
1 manciata di olive in salamoia
1 manciata di capperi sotto sale
origano q.b.
prezzemolo q.b. per decorare
Procedimento
- Mondate le taccole, lavatele e fatele cuocere a vapore o fatele scottare qualche minuto in acqua bollente leggermente salata. Quando sono tiepide, tagliatele a pezzetti lunghi circa 4 cm. e mettetele da parte.
- In una padella fare scaldare leggermente l’olio, quindi aggiungete le olive sciacquate bene e tagliate grossolanamente al cucchiaio e il battuto di capperi precedentemente dissalati.
- Dopo qualche minuto aggiungete la passata di pomodoro con un pizzico di sale, allungate con un po’ di acqua e fate cuocere coperto finché il sugo si sarà addensato.
- Verso fine cottura aggiungete le taccole e l’origano e fatele insaporire bene.
- Prima di servire, completate con una manciata di prezzemolo fresco.
Note
Taccole in umido: gusto e semplicità racchiusi in un baccello
🌿 Punti chiave:
- Le taccole sono legumi ricchi di fibre, clorofilla e proteine.
- Piatto ideale per la primavera e inizio estate, in linea con la stagionalità.
- Perfette da abbinare a cereali integrali o come contorno leggero.
Cos’hanno di speciale le taccole?
Le taccole, spesso chiamate “piselli mangiatutto”, sono un ingrediente poco usato ma estremamente interessante. Si tratta di un legume “a baccello intero”, ma con caratteristiche a metà tra verdura e legume:
- sono leggere e facili da digerire
- contengono proteine vegetali e pochissimi zuccheri
- sono ricche di fibre solubili, utili per l’intestino
Perché in umido?
La cottura in umido (cioè con pochissima acqua e una cottura lenta) è ideale per:
- ammorbidire le fibre senza disperderle in acqua
- esaltare la dolcezza naturale delle taccole
- renderle più assimilabili anche per chi ha una digestione delicata
Le taccole e la primavera
In primavera, la natura “spinge” verso l’espansione: le foglie si aprono, i germogli crescono. Allo stesso modo, anche noi abbiamo bisogno di “aprirci” e di sciogliere gli accumuli dell’inverno.
Le taccole, con la loro forma allungata e il colore verde intenso, aiutano questo processo:
- stimolano il fegato in modo dolce
- favoriscono la leggerezza e l’eliminazione
Con cosa abbinarle?
- Riso integrale: un classico equilibrato, che assorbe l’umido del condimento.
- Cereali primaverili come farro o orzo.
- In una vellutata con zucchine e basilico.
Possono anche entrare in una bowl macrobiotica con una base di cereali, legumi leggeri e verdure crude fermentate.
FAQ – Domande frequenti
Le taccole si mangiano con tutto il baccello?
Sì! Vanno solo spuntate e, se molto fibrose, private del filo laterale.
Possono essere consumate crude?
Meglio di no. La cottura (scottate o al vapore e poi stufate o saltate) ne migliora la digeribilità e valorizza il sapore dolce.
Conservano bene i nutrienti dopo la cottura?
Sì, soprattutto se cotte in poca acqua o al vapore. Meglio evitare bolliture prolungate.
Quanto si conservano una volta cotte?
In frigo per 2-3 giorni. Si possono anche usare come base per zuppe e vellutate.
Sono adatte in una dieta macrobiotica?
Sì, sono considerate ottime in primavera per la loro energia espansiva e depurativa.