Possono essere tante le motivazioni che portano le persone a venire in consulenza con me o decidere di apportare autonomamente delle modifiche alla propria dieta. Potrebbero voler migliorare la propria alimentazione, perdere qualche chilo, adottare qualche nuova buona abitudine, ad esempio consumare più verdura, ridurre il consumo di cibo animale, provare a ridurre o eliminare lo zucchero, bianco o di canna che sia, aumentare l’uso dei legumi o dei cereali in chicco e così via.

Spesso però si demoralizzano perché fanno poi fatica a conciliare i loro buoni propositi con le esigenze della vita quotidiana, prima tra tutte quella di dover pranzare o cenare spesso al ristorante, per lavoro o per qualsiasi altro motivo.

Con la speranza di poter tornare presto al ristorante, ho quindi pensato che potrebbe essere interessante raccogliere qualche consiglio per imparare a gestire al meglio anche queste occasioni. Se poi, ad esempio, mangiate fuori tutti i giorni ma andate sempre nello stesso posto, potreste trovare un accordo con il gestore e chiedere di farvi qualche cosa su misura… domandare è lecito, rispondere cortesia!

Ma veniamo ai nostri consigli:

  • Una prima cosa da ricordare è che in genere la cucina dei ristoranti tende a essere più “ricca” di quella di casa, quindi un primo consiglio è di scegliere preparazioni che siano le più semplici possibili, senza troppi condimenti elaborati, salsine o intingoli vari, che potrebbero risultare anche difficili da digerire
  • Altro aspetto molto importante è restare fedeli, se e quando possibile, allo schema
    • Zuppa: un minestrone o una vellutata vanno benissimo
    • Primo: non necessariamente a base di cereali in chicco, anche una pasta o la polenta vanno benissimo, l’unica cosa che forse eviterei o che comunque non sceglierei troppo spesso è il riso raffinato; inoltre opterei per un condimento semplice, se possibile a base di verdure
    • Contorno: quando si tratta di scegliere il contorno, cerchiamo di evitare le onnipresenti patate bollite o fritte (sono buone, ma non sono una verdura!) o un grande classico come le melanzane e le zucchine alla griglia, presenti indifferentemente sia in estate che inverno; inoltre, date la precedenza alle verdure cotte, almeno in inverno; l’ideale, Covid permettendo, sono i buffet dove spesso si trovano anche preparazioni piuttosto semplici
    • Legumi o un po’ di pesce per chi lo mangia
  • Naturalmente non è necessario prendere tutte le portate, dipende anche da quanto sono abbondanti le porzioni, e poi comunque si può sempre compensare con l’altro pasto
  • Una tipica tentazione da ristorante è il cestino del pane: se si tratta di uscite sporadiche, potete anche lasciarvi sedurre, se invece mangiate fuori tutti i giorni, meglio non esagerare, soprattutto se pane e grissini sono di quel bianco inquietante “stile Heidi”
  • Per concludere il pasto vi sconsiglio di buttarvi sui dolci, in genere dei veri e propri “pasticci” ricchi di zuccheri, farine super raffinate e grassi di scarsa qualità: un po’ di frutta di stagione resta sempre la scelta migliore; vi permetterà di concludere il pasto insieme agli altri commensali senza fare troppi danni
  • Anche per quanto riguarda la scelta di bere o meno del vino, dipende innanzitutto dalla frequenza con cui mangiate fuori e poi, naturalmente, dalla qualità dello stesso.

E ora… tutti a pranzo da I Buoni Sani! Vi aspettiamo!

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