Natto: un vero superfood per ossa forti e intestino sano

natto

Mi sono avvicinata alla macrobiotica ormai 13 anni fa, in alcune fasi della mia vita l’ho praticata in modo più rigoroso e usando rimedi diversi a seconda delle necessità, in altri periodi allargando un po’ la dieta pur cercando di mantenere quel benessere che questo tipo di scelta mi ha portato.

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Strategie naturali contro l’osteopenia 

Da anni sto adottando molti accorgimenti per contenere l’osteopenia che si è sviluppata anche in seguito alle cure che ho dovuto fare e che, stando alle previsioni dei medici, a quest’ora avrebbe già dovuto trasformarsi in un’osteoporosi importante.

Le mie abitudini quotidiane per la salute ossea

Sono tanti gli accorgimenti che ho adottato:

  • Metto in ammollo per qualche ora i cereali, e non solo i legumi, prima della cottura
  • Consumo quasi quotidianamente foglie verdi saltate con olio di sesamo e sale, il piatto per eccellenza per l’osteoporosi
  • Uso la soia sotto forma di bevanda vegetale quando preparo la crema di cereali per la colazione (se uso il latte già pronto, di solito lo faccio cuocere con un po’ di orzo e alga kombu per renderlo più yang), ma anche sotto forma di tofu e tempeh
  • Uso regolarmente la frutta secca sempre leggermente tostata, prevalentemente semi di sesamo (anche sotto forma di gomasio), semi di zucca, semi di girasole, mandorle e nocciole
  • Inserisco nella mia alimentazione quotidiana le alghe: la wakame per la zuppa di miso, la kombu per la cottura dei legumi e per preparare il brodo base (oltre ad alcuni piatti che uso soprattutto in inverno come il nishime e azuki zucca e kombu o ceci zucca e kombu), l’alga nori in fogli sotto forma di snack o come involucro per cereali, verdure e legumi ai pasti o per farmi le palle di riso quando sono in viaggio
  • Uso regolarmente condimenti salati a lunga fermentazione come miso, shoyu, umeboshi e anche i crauti
  • Bevo regolarmente il tè kukicha
  • Nei mesi invernali, durante i quali non ho la possibilità di espormi al sole, integro la vitamina D (in genere da ottobre a marzo)
  • Cerco di fare tutti i giorni una sessione di allenamento con il rebounder (tappetino elastico) oppure di camminare almeno tre quarti d’ora.

Nonostante tutti questi accorgimenti, la situazione non migliorava e così, di recente, dopo essermi confrontata con il mio insegnante Martin Halsey, ho iniziato a consumare regolarmente il natto.

Scoprire il natto: che cos’è e come si produce

Ma che cosa è il natto?

Il natto è un alimento tradizionale giapponese a base di fagioli di soia fermentati con una variante del Bacillus Subtilis.

Fermentazione tradizionale del natto

Tradizionalmente il natto veniva preparato mettendo i semi di soia a fermentare nella paglia di riso, che contiene naturalmente il Bacillus Subtilis, mentre ai nostri giorni la soia viene ammollata, cotta, scolata, inoculata con lo starter e poi lasciata fermentare a una temperatura di massimo 50°C per massimo 24 ore.

In genere il prodotto finito viene conservato in frigorifero o congelato (se volete provarlo, lo trovate nel banco freezer di alcuni negozi di prodotti asiatici particolarmente ben forniti) e si consuma così come è, senza bisogno di cuocerlo ulteriormente.

Aspetto, sapore e modalità di consumo

È un prodotto dall’aspetto non molto invitante perché i fagioli sono tenuti insieme da una patina filamentosa, oltre all’odore e al sapore pungente che non lo rendono un prodotto facile da proporre.

In genere si condisce con salsa di soia e senape e viene consumato accompagnato a del riso integrale con un po’ di cipollotto fresco.

Quando si parla di natto, il mondo si divide in due: c’è chi lo ama e c’è chi lo odia.

Per quanto mi riguarda devo dire che è stato amore a prima vista.

Proprietà del natto: benefici sorprendenti

Il natto, oltre ad essere un fermentato e quindi un probiotico, ha tantissimi benefici:

Digestione, intestino e sistema immunitario

  • La fermentazione aumenta la digeribilità della soia e migliora l’assorbimento dei nutrienti
  • Essendo un probiotico, è particolarmente indicato per la salute dell’apparato digerente, soprattutto dell’intestino, rafforzando così anche il nostro sistema immunitario

Salute delle ossa e vitamina K2

  • È una fonte importantissima di vitamina K2, che stimola la formazione delle ossa e aiuta a contrastare osteopenia e osteoporosi

Benessere cardiovascolare

  • È un toccasana per il sistema circolatorio

Modi creativi per gustare il natto

Ho provato il natto anche in alcune versioni meno tradizionali, ma dettate dalle contingenze, ovvero dalla mancanza di alcuni ingredienti, e devo dire che mi ha sempre soddisfatto: con la salsa ai 4 sapori (trovi la ricetta qui), a colazione aggiunto a cereali già cotti conditi con una crema di zucca, carote o altre verdure, nella zuppa di miso.

Il prossimo obiettivo è autoprodurlo. Ti faro sapere come andrà.

Conclusioni: un alleato da provare

Introdurre il natto nella mia alimentazione è stato un passo potente verso un benessere più profondo e strutturato. Questo alimento, pur nella sua semplicità, incarna perfettamente lo spirito della cucina macrobiotica: equilibrio, fermentazione, vitalità. Nonostante l’aspetto e il gusto particolare, il natto è diventato per me un rituale quotidiano, un piccolo gesto d’amore verso la mia salute.

Se anche tu cerchi un modo naturale per sostenere le tue ossa, migliorare la salute intestinale e rafforzare il tuo sistema immunitario, ti invito a provarlo. Potrebbe sorprenderti — come ha fatto con me. E se vorrai approfondire come integrarlo nella tua cucina, ti aspetto nei nostri corsi e nelle consulenze personalizzate.

E tu l’hai mai provato? Se sì, come è andata? Se no, ti piacerebbe assaggiarlo?

FAQ sul natto e i suoi benefici

Cos’è il natto e da dove proviene?
Il natto è un alimento giapponese ottenuto dalla fermentazione della soia con Bacillus subtilis. È noto per la consistenza filamentosa della patina che lo ricopre e il sapore deciso.

Il natto fa bene alle ossa?
Sì, è una delle fonti naturali più ricche di vitamina K2, fondamentale per la salute ossea, specialmente in caso di osteopenia o osteoporosi.

Posso mangiare il natto se seguo una dieta macrobiotica?
Assolutamente sì. Il natto è un fermentato altamente consigliato nella cucina macrobiotica, grazie al suo potere probiotico e alla ricchezza nutrizionale.

Come si consuma il natto?
Tradizionalmente con riso integrale e condimenti semplici come salsa di soia e senape. Si può anche integrare in zuppe, colazioni salate o piatti di cereali e verdure.

Dove posso acquistare il natto in Italia?
Lo trovi nei negozi biologici o asiatici ben forniti, generalmente nel banco freezer. Alcuni e-commerce specializzati lo offrono anche online.

Posso autoprodurre il natto a casa?
Sì, è possibile. Basta procurarsi i fagioli di soia, lo starter di Bacillus subtilis e seguire il processo di fermentazione controllata.

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